Digiuno Intermittente e Perdita di Peso: Cosa Dicono le Ricerche

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Written By Redazione NAMAnews

Il digiuno intermittente è diventato una delle diete più popolari negli ultimi tempi, rivelandosi un approccio nutrizionale sempre più diffuso per favorire la perdita di peso. In questa tendenza, l’orario dei pasti ha assunto una rilevanza paragonabile a quella delle bilance nella ricerca di una soluzione efficace per mantenere il peso forma.

Varianti del Digiuno Intermitente

Esistono diverse varianti di digiuno intermittente che offrono un certo grado di flessibilità nella scelta del regime alimentare. Alcuni degli schemi più comuni includono:

  1. 16:8: Questo modello prevede un digiuno quotidiano di 16 ore seguito da un periodo di alimentazione di 8 ore. In pratica, si saltano uno o più pasti durante il giorno e si consumano tutti gli alimenti nell’arco di otto ore.
  2. 5:2: In questo schema, si mangia senza particolari restrizioni per cinque giorni settimanali, mentre nei rimanenti due giorni non consecutivi si riduce l’apporto calorico a circa 500-600 calorie.
  3. 24 Ore: In questa variante, ci si astiene completamente dal cibo per tutta un’intera giornata una o due volte alla settimana, consumando solo acqua, tè, caffè o bevande senza calorie.

L’Importanza delle Porzioni nella Perdita di Peso

Una ricerca pubblicata sul Journal of the American Heart Association a gennaio 2023 ha analizzato l’impatto del momento dei pasti sulla perdita di peso. Lo studio ha coinvolto 547 partecipanti che hanno utilizzato un’applicazione telefonica per monitorare i loro pasti quotidiani per sei mesi. I risultati hanno dimostrato che l’orario dei pasti e il tempo trascorso tra il primo e l’ultimo pasto rispetto al momento in cui si sono svegliati o andati a dormire non hanno avuto alcun effetto sul peso.

Ciò che ha invece avuto un impatto significativo sul peso è stata la quantità di cibo consumata. Le persone che mangiavano porzioni più abbondanti avevano maggiori probabilità di ingrassare, mentre chi manteneva porzioni più contenute tendeva a perdere peso.

Digiuno Intermittente: Fattori Concomitanti e Ulteriori Studi

Mentre diversi studi continuano a esplorare l’effetto dei pasti e del loro orario sulla perdita e il guadagno di peso, gli esperti sottolineano che i risultati finora ottenuti non implicano che l’orario dei pasti sia un elemento ininfluente nella gestione del peso.

Secondo la ricercatrice nutrizionista Krista Varady dell’Università dell’Illinois, limitare il mangiare a determinati orari può aiutare a perdere peso a patto che porti a mangiare meno. Per alcune persone, seguire un orario prestabilito può essere più semplice rispetto al conteggio delle calorie, una pratica richiesta da diverse diete.

Personalizzazione del Digiuno Intermitente

Secondo Elena Dogliotti, biologa nutrizionista specialista in scienza dell’alimentazione, il digiuno intermittente è “un metodo che, sul piano scientifico, ha sicuramente indicazioni positive e può essere utile. Ma non è per tutti”. Non esiste uno schema univoco, ma piuttosto condotte alimentari che si adattano alle specifiche esigenze di ogni individuo. La forma di digiuno intermittente più diffusa è quella che prevede 16 ore di digiuno seguite da 8 ore di alimentazione, ma esistono altre varianti che possono essere personalizzate in base alle preferenze e alle abitudini di ognuno.

Digiuno Intermittente: Il Ruolo del Ritmo Circadiano

Il ritmo circadiano è un ciclo biologico interno basato sul DNA che si ripete ogni circa 24 ore. Esso regola diversi processi fisiologici e comportamentali dell’essere umano, inclusi il sonno, l’alimentazione e il movimento. In base al ritmo circadiano, si distinguono i mattinieri (cronotipi mattutini) e i nottambuli (cronotipi serali).

Uno studio svolto nell’estate 2022 ha suggerito che le abitudini quotidiane e il loro impatto sul metabolismo sembrano agevolare i mattinieri, mentre gli orari di attività scomposti possono causare uno squilibrio metabolico.

Conclusioni

Il digiuno intermittente rappresenta un approccio nutrizionale in evoluzione che può offrire benefici a molte persone, ma è importante personalizzare il regime alimentare in base alle esigenze individuali. L’orario dei pasti può avere un ruolo significativo nella gestione del peso, ma il volume delle porzioni e il bilancio calorico complessivo rimangono elementi fondamentali per raggiungere gli obiettivi di salute.

Il ritmo circadiano è un altro aspetto da tenere in considerazione per ottimizzare il metabolismo e promuovere una corretta gestione del peso. L’importante è seguire un approccio nutrizionale sano ed equilibrato, adeguato alle proprie esigenze, e considerare sempre l’opinione di esperti qualificati.

Fonti

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