Come Funzionano i Microchip Sottocutanei di Mattia Coffetti?

Foto dell'autore
Written By Redazione NAMAnews

La tecnologia sta avanzando a un ritmo vertiginoso, e con essa, l’integrazione tra l’uomo e i dispositivi tecnologici sta diventando sempre più frequente e innovativa. Un esempio eclatante di questa interazione è rappresentato dai microchip sottocutanei, piccoli dispositivi elettronici che vengono impiantati sotto la pelle umana per svolgere diverse funzioni. Tra le varie applicazioni di questa tecnologia, una delle più interessanti è quella che permette di effettuare pagamenti in modo rapido e sicuro. Ma come funzionano i come funzionano i microchip sottocutanei?

L’avvento dell’integrazione uomo-tecnologia

Un pioniere italiano in questo campo è Mattia Coffetti, un 35enne di Rodengo Saiano (Brescia) con un’interessante professione nel campo della sicurezza informatica. Coffetti è diventato il primo italiano a impiantarsi un microchip sottocutaneo per effettuare pagamenti. Lui stesso ha spiegato che il processo di attivazione del microchip avviene tramite un’applicazione installata sullo smartphone, rendendo l’intera operazione semplice e intuitiva. Questa tecnologia, sebbene ancora in fase di sperimentazione, apre la strada a una vasta gamma di possibilità, offrendo praticità e sicurezza.

Le funzioni dei microchip sottocutanei

I microchip sottocutanei impiantati da Coffetti sono in totale cinque, ognuno con una funzione specifica e ben delineata. Il primo microchip, un chip Nfc-rfid, risulta particolarmente utile in diverse occasioni. Oltre ad essere impiegato per aprire porte o serrande, questo dispositivo può memorizzare informazioni vitali come dati medici, carta di identità e badge del lavoro, e persino consentire la condivisione di profili social, come LinkedIn.

Gli altri quattro microchip hanno funzioni altrettanto interessanti e utili. Il secondo dispositivo, ad esempio, è destinato all’autenticazione dei dati bancari, garantendo un’ulteriore sicurezza nelle transazioni finanziarie. Il terzo microchip è invece dotato di un magnete che attira metalli, rivelando la sua utilità pratica per chiunque si occupi di lavori manuali. Infine, il quarto microchip, un led, si illumina avvicinandolo a una sorgente elettrica, aggiungendo un elemento di versatilità a questa già sorprendente tecnologia.

Reperimento e costo dei microchip sottocutanei

Ora potresti chiederti come sia possibile ottenere questi microchip sottocutanei e quanto possa costare una simile operazione. Mattia Coffetti ha spiegato che è possibile acquistare i microchip su Internet e, una volta in possesso del dispositivo, è necessario rivolgersi a centri autorizzati che collaborano con le aziende venditrici per effettuare l’impianto sottocutaneo. Il procedimento, simile a quello di un piercing, risulta quindi relativamente semplice e accessibile.

Per quanto riguarda i costi, essi possono variare in base al tipo di microchip e alle sue funzioni. Il prezzo medio si aggira tra gli 80 e i 100 euro per un dispositivo standard. Tuttavia, se si desidera un microchip più sofisticato, capace di scambiare dati e aprire porte, il costo aumenta a circa 150 euro. Infine, il microchip che consente di effettuare pagamenti richiede un investimento di circa 200 euro. Pur rappresentando una spesa non trascurabile, queste tecnologie possono offrire benefici e comfort significativi.

Le prospettive future e le sfide da affrontare

L’integrazione uomo-tecnologia sta aprendo nuove frontiere in vari campi, e il settore dei microchip sottocutanei sembra essere solo l’inizio di una rivoluzione ancora più ampia. Mattia Coffetti, riguardo a queste innovazioni, si augura che possano essere sempre più al servizio della collettività e della salute umana. Un aspetto affascinante di questa tecnologia è l’eventuale possibilità di mappare il cervello umano, aprendo la strada a una migliore comprensione delle malattie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer. Grazie a strumenti e modalità d’azione ad ampio raggio, sarà possibile sviluppare terapie sempre più mirate ed efficaci.

Conclusioni

In conclusione, i microchip sottocutanei rappresentano una delle ultime frontiere dell’integrazione uomo-tecnologia. Grazie a queste piccole ma potenti innovazioni, sarà possibile semplificare alcune attività quotidiane, aumentare la sicurezza nelle transazioni finanziarie e forse, in futuro, affrontare con maggiore efficacia malattie neurodegenerative che affliggono l’umanità.

L’esempio di Mattia Coffetti è solo uno dei tanti che dimostrano come l’evoluzione tecnologica stia offrendo opportunità impensabili solo qualche tempo fa. Come per ogni innovazione, ci saranno sfide e interrogativi da affrontare, ma è essenziale continuare a esplorare le potenzialità di queste nuove tecnologie e sfruttarle per il bene della società.

Fonti

Continua a seguirci su NAMAnews!

Lascia un commento